Archivi del mese: ottobre 2013

Lorenzo Pezzato
Immediatezza e nuovo espressionismo

Giacomo Balla, Velocità di automobili e lucei, 1913

Giacomo Balla, Velocità di automobili e luce, 1913

Immaginando un essere androgino antropomorfo proveniente dallo spazio, nudo, davanti ad un enorme touchscreen in una stanza buia, al centro dello schermo un testo letterario. L’essere muove le dita ed appaiono le opzioni di approfondimento: stilemi, dialettismi, iperbati, anacoluti, sinestesie, anafore e cento altre. Ognuna con collegamento ipertestuale che rimanda alla definizione del termine utilizzato, in gioco di riflessi sferico ipoteticamente senza fine. Continua a leggere

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Ennio Abate
Babbasciò e Uva Puttanella

vendemmia 2 Babbasciò e Uva Puttanella è  quasi un unicum nella mia produzione poetica. E’ una delle composizioni più legate alla vena dialettale  e a quel po’ d’esperienza paganeggiante e sensuale, che mi sono immaginato partendo da alcuni ricordi  della vita nella campagna  di Baronissi,  dove vissi  bambino tra 1941 e 1945 e tornai saltuariamente poi nei mesi estivi da ragazzo. E’ stata scritta nel 1980, quando la riemersione di certi ricordi e la loro rielaborazione fantastica  fu forse incoraggiata anche dalla rilettura di alcuni capitoli del Gargantua e Pantagruel  di Rabelais, autore  che mi aveva attirato da giovane proprio per il suo linguaggio coltissimo ma improntato alla schiettezza popolare e caratterizzato da un’attenzione  dissacrante, carnevalesca e desublimante agli aspetti materiali della vita contadina. Questo duetto amoroso e sensuale tra un giovane e una donna è tutto giocato “a filastrocca”, sui suoni di un dialetto per me di memoria e reinventato, in modi che definirei onomatopeici,  quasi per far giocherellare i corpi sessuati di Babbasciò e Uva Puttanella. L’ho fatto leggere in questi anni solo ad alcuni amici. Non perché la materia sia così scandalosa. (Figuriamoci, con  l’erotismo pornografico che circola ovunque! Anche se, quando lo proposi ad una rivista di poesia nel 2002, fu rifiutato con motivazioni che mi parvero debolucce. Cfr. in Appendice la lettera di rifiuto del direttore, che lascio nell’anonimato, e la mia replica). La ragione vera sta nel fatto che è restato un unicum senza un seguito. Avevo previsto di inserirlo nella sezione Antefatti del mio Immigratorio. Ma poi vi ho rinunciato: il suo tono giocoso e sensuale  avrebbe spezzato quello generale – riflessivo e dolente – della raccolta.  Lo pubblico adesso, da solo, come unicum appunto. [E.A.] Continua a leggere

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Daniele Lo Cascio
Fragili tempi (Tre poesie)

terremoto-casa-crollo-cavezzo

1. Clima

Guardo stanotte l’ombra del cerchio
del bicchiere, quelle divaricate delle
chiavi e, senza resa, mi specchio
nel buio, lontano dalle grandi stelle. Continua a leggere

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Pietro Peli
Trittico dei traditi

allende

PUNTO E A CAPO

Punto e a capo:
il capo è il punto.
Sono giunto a concludere
stanco di sole di rame
falso
sono io ad abiurare
e rimorde ogni secondo
nel fianco
nel fianco scoperto
questa consapevole
alba disattesa. Continua a leggere

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Antonio Sagredo
Oriana

                                                                                                         Francis-Bacon-Three-studies-of-Isabel-Rawsthorne

Francis-Bacon-Three-studies-of-Isabel-Rawsthorne

                          Se l’ignoranza è vita, che sarà dell’ignoranza rinnovata dalla vita?
                           (parafrasi da V. Holan)


Questi putridi anni…

 

Non è un venerdì

viola  – di passione nemmeno l’ombra –

non è un rauco presagio

un tremore di ghiaccio

uno sgomento marcito

uno stupore d’obitorio

è una liturgia questa tecnica lirica

una dissipazione…

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Gianmario Lucini
Sull’editoria di poesia. Quasi uno sfottò

jacovittiOrmai nessuno (a parte i grandi editori) oggi riesce più a pubblicare poesia gratuitamente, ed è noto che i grandi editori hanno le loro impenetrabili (se non per ragioni quasi sempre estranee alla qualità dell’opera) “scuderie” di autori, che pubblicano soltanto con loro, a parte sciocchezzuole o al massimo “plaquettes”, sempre col permesso dell’editore. Condizione a mio modo di vedere umiliante, come l’ovile per le pecore o le vacche o la cuccia per i cani, ma sicura e così è. Peraltro, queste “scuderie” sono sempre piene e, morto un cavallo, si fa a gomitate per ereditarne il box e la biada, ma non si costruiscono più box nuovi, appunto perché la gente non legge poesia e le pubblicazioni poetiche sono un che di decorativo, dalle quali ci si aspetta di ricavare almeno le spese di edizione ma non certo di guadagnare (giurerei che non c’è neppure un”Meridiano” in attivo, fra quelli di poesia, e già parliamo di volumi prestigiosi e di autori noti). Continua a leggere

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Assunta Finiguerra
Una poesia e una nota di Carla Saracino

Finiguerra

Cume è brutte a vite si nun a cambe
te sscéppe pure re scarpe da i piede
te face sende nu diàvele ca crede
angóre a trenetà pe ddalle ngape

Aggia tuzzuluate a ccendenare de porte
facenne a pezzénde a ciéle apiérte
e cume u luandernine d’a notte
mane mane ca facije juorne me stutuaje Continua a leggere

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Rita Simonitto
Appunti per continuare una discussione

lucini oensiero poeticoHo letto con interesse la discussione sul post di Gianmario Lucini (qui) e vorrei riprendere alcuni dei punti  che mi paiono più significativi:

1. Il post era partito da una domanda di Lucini relativa alla “poesia civile” *per alludere all’impegno morale nei confronti della società e dell’umanità*.

Ma, sapendo quanto sia problematico il termine ‘civile’, Lucini stesso aveva preferito approfondire il concetto di Poesia sollecitando a  * ragionare in termini di “verità poetica”, che ci viene da un “pensiero poetico integrale” . Continua a leggere

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LETTURE PER POETI (6) Francesco Napolitano: una ricerca di George Miller

Pinocchio04

Da  “Nuovi disagi nella civiltà

Cito il risultato di una ricerca di George Miller, datata ma interessante proprio perché documenta uno stato di cose per certi versi inattuale. Viene dato a un gruppo di venti adulti e a un gruppo di venti bambini, in separata sede, il compito di classificare un vasto insieme di parole eterogenee con criteri liberamente scelti. Per il gruppo di adulti l’esito è uniforme, il criterio scelto resta invariabilmente lo stesso, quello sintattico: da una parte tutti i verbi, da un’altra tutti i sostantivi, da un’altra ancora gli aggettivi e così di seguito. Continua a leggere

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Francesco Di Stefano
A carci in culo

l'asino di podrecca

Pe tant’anni c’è stato Berlusconi
che un po’ de cazzi propi se l’è fatti.
Sfruttanno de quer posto l’occasioni
der bilancio s’è accommodato l’atti.

Poi Prodi ha vinto un paro d’elezzioni
co maggioranze che da cani e gatti
se daveno in capoccia li bastoni
da diventacce tutti mezzi matti.

Er Governo der Grosso Professore
cià regalato pena e più dolore
e questo che se dice a larghe intese

chissà ‘ndo’ manna a sbatte sto Paese.
Ripeto io testardo come an mulo:
“Ma quanno li pijamo a carci in culo?”

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Adriano Accattino
“Una di queste morti” da “Poesie rubate”

Gustave Coubert,  Autoritratto, 1844

Gustave Coubert, Autoritratto, 1844

Ah, il lessico specialistico della medicina! E dove non vanno a rovistare i poeti. Sulle molteplici ricerche di Accattino consultare il suo  sito (qui) [E.A.] 

Per le poesie che seguono mi sono esercitato su un articolo di argomento musicale di Giovanni Morelli, intitolato “Musica e malattia”, pubblicato sul secondo volume dell’Enciclopedia della musica, edita da Giulio Einaudi nel
2002. L’articolo è impressionante e ricostruisce le malattie e i percorsi letali di otto musicisti importanti, con un linguaggio sostenuto e un poco aulico. Ho passato il testo attraverso numerose riscritture, secondo il mio gusto personale; ho apportato alcune incondizionate variazioni verbali e l’ho poi strutturato diversamente nella distribuzione di misure e ritmi. Ho ripulito, raffinato, concentrato, con l’intenzione di creare poesia, mentre il testo originale resta ancora rintracciabile. Continua a leggere

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LETTURE PER POETI (5)
“Nelle Città Straniere” di Adam Zagajewski 

sagarana

Dalla rivista SAGARANA (qui)

A Zbigniew Herbert

Nelle città straniere c’è una gioia sconosciuta,
la fredda felicità di un nuovo sguardo.
Gli intonaci gialli delle case, sui quali il sole
si arrampica come un agile ragno, esistono
ma non per me. Non per me furono costruiti
il municipio, il porto, il tribunale, la prigione. Continua a leggere

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LETTURE PER POETI (4)
Sul futuro della letteratura

letteratura(1)Da “Sul futuro della letteratura/2. La letteratura non depotenziata” di Alberto Casadei, pubblicato su LE PAROLE E LE COSE (qui). I titoli degli stralci sono miei. [E.A.]

1. Tre fattori che condizionano la produzione letteraria “alternativa” o “sperimentale” o “di ricerca”.

L’insieme di questi fattori [crescita mondiale dell’alfabetizzazione,  editoria  centrata sui bestseller, emarginazione ( o“selezione innaturale”) degli autori che non rientrano nel canone bestseller]  produce […]un primo macrofenomeno, e cioè la quasi totale impossibilità di generare una letteratura effettivamente alternativa, sperimentale nel senso più alto della parola, perché persino quella che può rientrare in questa categoria esiste solo di vita riflessa, grazie al sostegno di gruppi ristretti di lettori e critici, di fatto marginalizzati nel campo di potere attuale. Continua a leggere

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Ennio Abate
Due precisazioni: sulla poesia civile e sul rapporto tra poesia e altri saperi 

lucini oensiero poetico

@ Gianmario Lucini (Cfr. qui )

Capisco che tu sia preso da vari impegni e non voglio importi la fatica di rispondere ancora a una mia dettagliata controreplica. Ci saranno altre occasioni di confronto, magari a una delle presentazioni del tuo saggio. Per ora, però, mi preme ragionare almeno su due punti:

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AVVISO PREMIO FORTINI 2013

fortini

Edizioni CFR

Il Premio Fortini ha raggiunto il “quorum” dei partecipanti (ad ora 71), ma ci sono state diverse richieste, sia per telefono che per mail, di prorogare i termini.
Abbiamo risposto ad ogni richiesta in senso affermativo, ma soltanto per 5 giorni, ossia fino al 20 ottobre, perché altrimenti potrebbero sorgere problemi per l’organizzazione delle nostre attività.
.
Pertanto, sino al 20 ottobre, accettiamo ulteriori invii da chi vuole concorrere (http://www.edizionicfr.it/bandi/BandoFortini2013.htm).
Accettiamo anche re-invii, se qualcuno volesse dare una ulteriore occhiata ai suoi testi prima della lettura critica dei giudici, sostituendo le opere inviate in precedenza.
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Saluti
G.L.

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CFR Edizioni – Piateda (SO)

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Gianmario Lucini
Poesia, potere e ribellione. Nota deontologica

lucini oensiero poeticoIl brano è tratto da “Il pensiero artistico integrale e la critica dell’arte”di Gianmario Lucini, CFR 2013

Recentemente, commentando l’opera di un poeta italiano, la definivo “poesia civile”, per alludere all’impegno morale nei confronti della società e dell’umanità, che è nota tipica dell’opera di questo autore. Il poeta in questione però, ha rifiutato questa categoria per la sua poesia, adducendo il fatto che di poesia “civile” si riempiono la bocca in molti e poi, nei comportamenti, si dimostrano incoerenti. La poesia civile italiana, mi scriveva, ignora del tutto la sofferenza del mondo. Sta chiusa nei suoi piccoli problemi di classe, a volte di casta, innalzando una protesta spesso edulcorata, a volte di maniera, e quasi con la preoccupazione di non disturbare troppo i manovratori e di adeguarsi al modo di pensare il più allargato possibile (una tecnica adottata anche dai politici, quando sono a caccia di consensi). Una poesia civile che spesso è caritativa, compassionevole, languida o che indugia nel ritratto quasi folkloristico-pietistico, a volte nella falsa e pelosa idea ereditata da un cattolicesimo un po’ bigotto. Continua a leggere

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